Bando Digital Business

Bando per la digitalizzazione, il commercio elettronico e l’innovazione di PMI e microimprese.

Chi può partecipare?
Micro, piccole o medie imprese con sede operativa iscritta e attiva al Registro Imprese delle Camere di commercio della Lombardia al momento dell’erogazione del contributo.

Quali attività rientrano nell’agevolazione?

Sono ammissibili progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0, con almeno una tecnologia dell’elenco 1, con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’elenco 1 o 2.

Quali sono le spese ammissibili?

  • Consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati;
  • Formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati;
  • Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto.
Bando Digital Business
Qual è l’entità del contributo a fondo perduto?

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per due tipi di interventi:

  • Intervento micro: possono accedervi solo le microimprese, l’investimento minimo è di € 4.000,00, il contributo pari al 70% delle spese ammissibili, il contributo massimo è di € 5.000,00
  • Intervento piccolo-medio: possono accedervi PMI e microimprese, l’investimento minimo è di € 10.000,00, il contributo pari al 50% delle spese ammissibili, il contributo massimo è di € 15.000,00.

Quando presentare le domande?

Dalle ore 14.00 del 17 maggio alle ore 12.00 del 18 giugno 2021.

Attraverso la collaborazione con importanti operatori di finanza agevolata offriamo riscontri rapidi e affidabili nella fase di compilazione della documentazione necessaria per accedere ai contributi disponibili

Approfondisci

Utilizzo delle seguenti tecnologie inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (RA);
  • interfaccia uomo-macchina;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • Internet delle cose (IoT) e delle macchine;
  • Cloud, fog e quantum computing;
  • cybersicurezza e business continuity;
  • big data e analisi dei dati;
  • soluzioni di filiera per l’ottimizzazione della supply chain e della value chain;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria Covid-19;
  • soluzioni per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività aziendali e progettazione ed utilizzo di tecnologie di tracciamento (RFID, barcode, CRM, ERP, ecc);
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain.

Utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:

  • sistemi di pagamento mobile e/o via internet e fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • connettività a Banda Ultralarga.
  • DIH-Digital Innovation Hub ed EDI-Ecosistema Digitale per l’Innovazione, di cui al Piano Nazionale Impresa 4.0, anche per il tramite delle loro articolazioni territoriali;
  • Centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Competence center di cui al Piano Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
  • Incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
  • FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
  • Centri di trasferimento tecnologico su tematiche Impresa 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE) http://www.unioncamere.gov.it/P42A3764C3669S3692/elenco-deicentri-di-trasferimento-tecnologico-industria-4-0-certificati.htm);
  • Start-up innovative di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art. 4 del D.L. 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n.33;
  • Grandi imprese – con organico superiore a 250 persone (calcolate in termini Unità Lavorativa Annua – ULA), con fatturato annuo che superi i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo superi i 43 milioni di euro – ai sensi della Raccomandazione 361/2003/CE del 6 maggio 2003;
  • Istituti tecnici Superiori (ITS), come definiti dal DCPM 25 gennaio 2008;
  • Fornitori iscritti all’Elenco pubblico di Fornitori di servizi e tecnologie I4.0” disponibile sul portale www.digitalexperiencenter.it/elenco-fornitori.

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